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Pubblicato su politicadomani Num 86 - Dicembre 2008 Voci dal di dentro di una compagnia
Come svendere un’azienda e vivere (in)felici
Le voci che si ascoltano e i volti che si vedono del personale Alitalia sono molto preoccupati. Non solo perché migliaia di posti di lavoro andranno perduti e molti dovranno ricominciare daccapo, ma perché tutta un’esperienza di enorme valore potrebbe andare dispersa, con conseguenze sui singoli, sull’azienda e sull’intera collettività
di Costantino Coros
Dopo sessant’anni d’attività, l’Alitalia, la nostra compagnia di bandiera, ha concluso il suo volo. Certo, l’atterraggio non è stato morbido. Anzi, è stata una catastrofe. Almeno a quanto si capisce leggendo i volti e ascoltando le parole degli addetti ai lavori, piene di amarezza per una vicenda che si conclude con il fallimento della compagnia dalla “freccia alata” e la nascita di una nuova, la CAI (Compagnia Area Italiana), sorta dalle sue ceneri. Al timone di CAI c’è Roberto Colannino, imprenditore tanto abile quanto discusso, e della CAI fa parte anche un altro vettore italiano, l’Air One.
Passeggiando lo scalo dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino si nota subito che il personale è scoraggiato e preoccupato per una situazione che è molto fluttuante, magmatica, in continuo divenire. La gente dell’universo Alitalia lavora a stipendio ridotto ormai da alcuni anni, e continua fare sacrifici, oltre a quelli già fatti. Ma di questo si preferisce non parlare.
Qualcuno si lamenta, magari a denti stretti e sottovoce, perché di fatto è stata adottata una procedura di licenziamento collettivo: il personale della vecchia compagnia, anziché essere riassorbito nella nuova, viene riassunto con contratti nuovi, di base, che annullano l’anzianità di servizio e non riconoscono la professionalità acquisita in anni di lavoro. Insomma prendere o lasciare.
Qualcun altro azzarda un’ipotesi sul reale numero delle persone che usciranno dalla compagnia: circa 3.200 sono quelli che saranno accompagnati con ammortizzatori sociali, mentre altri 3.000 circa non saranno riassunti perché tutta la grande manutenzione sarà data fuori. La CAI si terrà la flotta, gli slots (la possibilità, cioè, di atterrare e decollare dagli aeroporti), i piloti e il personale di terra. Certo, sono solo delle ipotesi perché la situazione non è ancora chiara, ma sono motivo di preoccupazione.
Altri dipendenti hanno messo l’accento sul taglio dei “trasporti sociali”, tutti quei mezzi, cioè, che permettevano ai dipendenti di raggiungere ogni giorno l’aeroporto, che non è proprio immediatamente raggiungibile. Dotarsi ciascuno di un mezzo proprio per andare al lavoro ha fatto aumentare il traffico sul raccordo anulare, i consumi e i tempi di percorrenza. Tutti costi indiretti che lievitano e che pesano sull’intera collettività, ha osservato più di un ex dipendente Alitalia.
A metà novembre è arrivata la firma CAI-Confederali per le nuove assunzioni. L'intesa rende operativi i criteri per i nuovi contratti sottoscritti a settembre e quelli firmati a Palazzo Chigi il 31 ottobre scorso. Si dà così il via alla riassunzione dei 12.630 dipendenti che entreranno a far parte della nuova compagnia.
L’accordo - si legge in nota sindacale congiunta di Filt-Cigl, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti - conferma il trattamento mensile complessivo del personale che CAI assumerà da Alitalia in una misura non inferiore al 93%, a parità di attività, di quello precedente applicabile al personale del gruppo Alitalia. In particolare, l’accordo prevede tra i criteri di scelta la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori attualmente beneficiari della temporanea sospensione dell’obbligo di lavoro per gravidanza o puerperio sino al compimento di un anno di età del bambino, personale di terra in gravidanza o puerperio allo scadere del periodo di astensione obbligatoria, dipendenti temporaneamente inidonei al servizio fino allo scadere dell’inidoneità entro un anno dalla comunicazione di avvenuta selezione. Mentre il periodo di temporanea sospensione sarà valido ai fini dell’anzianità aziendale.
Tra gli altri punti inseriti nell’accordo c’è la verifica della possibilità di organizzare forme di mobilità collettiva di trasporto per consentire ai dipendenti di raggiungere il posto di lavoro, o, in alternativa, potrebbero farsi delle convezioni per i parcheggi.
Ci sono ritocchi anche sulla possibilità di un giorno di riposo supplementare per il personale navigante che abbia superato 195 ore di volo in un trimestre.
Per approfondire i termini dell’accordo si possono visitare i siti dei quattro sindacati che hanno sottoscritto l’intesa (www.cgil.it, www.cisl.it, www.uil.it, www.ugl.it).
Prima di calare definitivamente il sipario su tutta questa vicenda c’è un altro punto poco sottolineato, che vale la pena di ricordare perché è quello ed è quello che si riferisce al fatto che negli ultimi 50 anni Alitalia ha contribuito alla creazione della cultura aeronautica in Italia e in Europa. Esisteva infatti, nell’area dell’aeroporto Leonardo Da Vinci a Roma-Fiumicino, una scuola d’eccellenza per la formazione professionale degli operai specializzati; mentre ad Alghero, in Sardegna, era operativa una scuola di volo di prim’ordine, dalla quale sono usciti i migliori piloti della compagnia. Un know-how di grande valore di cui si è persa la memoria.
Amministrazione Controllata
La cronologia dei fatti
Nell’home page del sito web www.alitaliaamministrazionestraordinaria.it, appare questo messaggio: “Si avvisa che la cancelleria del Tribunale di Roma rimarrà aperta nella giornata di sabato 15 novembre dalle ore 9.00 alle ore 13.00 per consentire il deposito delle istanze di ammissione allo stato passivo dei creditori di Alitalia s.p.a. in A.S. Le domande di ammissione allo stato passivo di Alitalia - Linee Aeree Italiane s.p.a. in A.S. potranno essere depositate in maniera tempestiva fino al giorno 17 novembre 2008. Per ulteriori informazioni scrivere a: info.commissario@alitalia.it. Cancelleria Tribunale di Roma, Sezione fallimentare, Tel. 06-3577782 (per informazioni)”.
Il sito contiene le informazioni ufficiali per i creditori delle imprese del gruppo Alitalia in amministrazione straordinaria e per gli altri interessati, compresi i dipendenti.
Le imprese del gruppo sono nell’ordine:
ALITALIA – Linee Aeree Italiane s.p.a. in A.S. n. 1/2008
ALITALIA EXPRESS s.p.a. in A.S. n. 2/2008
VOLARE s.p.a. in A.S. n. 3/2008
ALITALIA SERVIZI s.p.a. in A.S. n. 4/2008
ALITALIA AIRPORT s.p.a. in A.S. n. 5/2008
Ecco una breve cronistoria di cosa è accaduto da settembre ad oggi (17.11.2008), così come riportata ufficialmente nei comunicati del Commissario Straordinario.
- Il 6 settembre 2008 il Commissario Straordinario, Prof. Avv. Augusto Fantozzi, informa che il Tribunale di Roma - Sez. Fallimentare ha dichiarato, con sentenza n. 287/08 del 5 settembre 2008, lo stato di insolvenza di Alitalia - Linee aeree italiane s.p.a. in amministrazione straordinaria.
- Il 10 settembre 2008 il Commissario straordinario di Alitalia - Linee aeree italiane S.p.a. professor Augusto Fantozzi ha incontrato nella sede dell’azienda le rappresentanze sindacali firmatarie dei contratti collettivi di categoria. Il Commissario ha comunicato alle rappresentanze sindacali che provvederà a dare attuazione alla disdetta di tutti i contratti collettivi e degli accordi in essere, alla luce della situazione rilevata al suo insediamento. Ha dato inoltre comunicazione dell’esigenza di aprire le procedure di mobilità, previste dalla legge, ed in particolare dal D.L. n. 134 del 28.08.2008.
- Il 25 settembre 2008 il Commissario Fantozzi, rende noto che gli è pervenuta una lettera da parte della C.A.I. Compagnia Aerea Italiana s.r.l. con la quale è stato comunicato che, in considerazione della ripresa e dell’attuale stato di avanzamento delle trattative in corso con le sigle associative rappresentative dei lavoratori di Alitalia che ancora non avevano aderito alla proposta della Società, e alla luce della probabile definizione di un accordo con le suddette associazioni sindacali in linea con i contenuti di tale proposta, risulta ancora possibile l’avveramento delle condizioni alla quale era subordinata l’offerta presentata e che, pertanto, quest’ultima è ancora valida. Il termine di scadenza è differito al 15 ottobre 2008. Continuano a pervenire manifestazioni di interesse e di intenti su beni e attività delle Imprese del Gruppo.
- Il 31 ottobre, il Commissario Fantozzi, comunica di aver ricevuto da CAI-Compagnia Area Italiana S.p.A. una offerta vincolante concernente l'acquisto di complessi di beni e di contratti di Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.A. in a.s., di Alitalia Servizi S.p.A. in a.s., di Alitalia Express S.p.A. in a.s., di Volare S.p.A. in a.s. e di Alitalia Airport S.p.A. in a.s.. L'offerta è unica, inscindibile e irrevocabile fino al 30 novembre 2008, per cui l'accettazione sarà efficace solo se riferita alla stipulazione di tutti i contratti.
- Il 12 novembre, dietro istanza del Commissario Straordinario presentata il 4/11/2008, il Giudice delegato emette un decreto che stabilisce la documentazione da presentare e le modalità per avere diritto alla riscossione dei crediti
Il decreto è integralmente pubblicato nel sito: www.alitaliaamministrazionestraordinaria.it
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